Decalogo generale


1. Toni caldi
Avete mai notato che le foto scattate all'aperto hanno talvolta un aspetto freddo, una luce quasi invernale? Se si, non siete i soli. Il settaggio del bilanciamento del bianco per default è impostato su AUTO, il ché il più delle volte non è un male, ma tende ad rendere il tono dell'immagine un po' verso il freddo.
Quando si scatta all'esterno, ritratti o paesaggi in pieno sole, si può provare a cambiare l'impostazione da AUTO a NUVOLOSO. Perché? Questa modalità produce quasi lo stesso effetto di un leggero filtro davanti all'obiettivo. Aumentano leggermente i rossi ed i gialli che conferiscono all'immagine una tonalità più ricca, più calda.

2. Lenti polarizzate
Se vogliamo aggiungere qualcosa in più alle nostre immagini, procuriamoci un filtro polarizzato. E' un filtro che ogni fotografo dovrebbe usare per i paesaggi in pieno sole e generalmente per le scene all'aperto, perché riduce i bagliori ed i riflessi e produce colori più saturi, specialmete nel cielo.
Può essere che la vostra fotocamera non sia predisposta per l'applicazione dei filtri, ma non disperatevi. Molti fotografi usano questo trucco con le loro camere compatte. Se avete un paio di occhiali da sole di buona qualità, potete usare una lente come filtro. Mettete la lente il più vicino possibile all'obiettivo, controllando nel monitor che nell'immagine non appaia il bordo.

3. Ritratti all'aperto
Una delle caratteristiche meno usate delle fotocamere digitali è il flash di riempimento. Tenere sotto controllo il flash in modo che intervenga quando noi vogliamo, non quando la macchina decide, è il segreto per catturare grandi ritratti all'aperto.
In modalità FLASH ON, la camera prima sceglie l'esposizione per lo sfondo, poi regola il flash in modo da illuminare correttamente il soggetto in primo piano. Il risultato è una fotografia dall'aspetto professionale, dove tutta la composizione è correttamente esposta. I fotografi professionisti ai matrimoni usano da sempre questa tecnica.
Una volta acquisita l'abitudine di usare il flash all'aperto, provate un paio di variazioni sul tema, posizionando il soggetto in modo che il sole illumini i capelli di lato o da dietro, ottenendo così un piacevole effetto luminoso. Un'altra tecnica consiste nel fotografare il soggetto all'ombra sotto un albero e usare il flash. Questo rende la persona ritratta più rilassata, facendole assumere un atteggiamento più naturale, senza quegli orribili occhi semichiusi a causa del sole accecante.
Occorre però ricordare che il flash incorporato nelle comuni fotocamere ha un raggio d'azione di pochi metri, perciò accertiamoci di non stare troppo lontani dal soggetto ritratto.

4. Macro mania
Forse non vi è mai venuto in mente di sdraiarvi a terra nell'erba del giardino di casa o di un prato. Fatelo qualche volta, e scoprirete un intero nuovo mondo da esplorare in dettaglio, osservandolo sul monitor della vostra fotocamera in modalità MACRO. Sarete ricompensati da immagini insolite, diverse da quanto avete fotografato finora. Anche la cosa più semplice assume un nuovo fascino, e riprenderla in macro con le camere digitali è semplicissimo.
Selezioniamo dunque la modalità MACRO, di solito il simbolo di un fiore, ed avviciniamoci alla minima distanza consentita. Una volta inquadrato un soggetto interessante, premiamo il bottone a metà corsa per permettere alla camera di aggiustare il fuoco, e quando si accende la lucina di conferma, premiamo a fondo.
Teniamo presente che in modalità macro abbiamo una ridottissima profondità di campo, perciò mettiamo perfettamente a fuoco quella parte del soggetto che giudichiamo più importante e lasciamo perdere il resto dell'inquadratura. Inoltre è quasi sempre inutile utilizzare il flash, perciò per i soggetti in penombra diventa indispensabile un piccolo treppiede a causa dei lunghi tempi di apertura del diaframma.
Anche il più insignificante dei fiorellini di bosco
diventa il soggetto di una bella immagine se viene
ripreso in modalità macro.

5. Orizzonte orizzontale
Per qualche misteriosa ragione molti esseri umani hanno difficoltà a tenere la camera orizzontale. Il risultato sarà un tramonto sul mare in discesa, un paesaggio di pianura in salita o una torre pendente anche lontano da Pisa.
Parte del problema è dovuto all'ottica che introduce distorsioni quando un vasto panorama viene riprodotto sul piccolo schermo del monitor LCD. Gli alberi di un viale sono visti verticali a occhio nudo, ma sembramo piegati verso il centro sul monitor.
Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli dell'importanza di catturare immagini il più orizzontali possibile. Se si trova qualche difficoltà a inquadrare correttamente una scena, basta fare uno scatto nella posizione che riteniamo giusta, ruotare leggermente la camera, fare un altro scatto, o forse un altro ancora con una diversa angolazione. Con ogni probabilità una delle immagini risulterà "giusta" rivedendola al computer.
Col tempo e la pratica il processo diventerà sempre più naturale, e la percentuale di orizzonti orizzontali aumenterà di molto. E se occorre, possiamo sempre utilizzare la funzione ruota dei programmi di foto-ritocco che è stata creata proprio per questo.

6. Memoria
Quando si decide il budget per una nuova camera digitale è bene inserire anche il costo di una memory card addizionale, perché la memoria in dotazione al vostro nuovo giocattolo super-tecnologico sarà soddisfacente come un pacchetto di noccioline quando state morendo di fame. La memoria non è mai troppa, spendendo qualcosa in più eviteremo una crisi di nervi se a metà giornata compare l'odiata scritta "Memory Full"

7. Alta risoluzione
Una delle ragioni più importanti per acquistare un memory card capiente, è quella di permetterci di scattare alla più alta risoluzione possibile. Se abbiamo sborsato un bel po' di soldini per una camera da tanti megapixel, cercheremo di sfruttarne al massimo il valore. E già che ci siamo, salviamo le immagini con la minor compressione (alta qualità) possibile.
Perché non infilare in memoria più immagini possibile, scattando alla minima risoluzione e comprimendo di più i file? Ma perché in qualunque momento potrebbe capitarci di catturare la più importante immagine del ventunesimo secolo, e se sarà un'immagine da 640 x 480 pixel, potremo solo farne una stampa da 10x15, dimensioni non adatte per essere esposta in un museo.
D'altra parte, se abbiamo una immagine da 8-10 megapixel, potremo ottenere una stampa in formato A4/A3 adatta per essere incorniciata, o anche per apparire sulla copertina di Panorama. E anche se non saremo riusciti ad avvicinarci al soggetto quanto avremmo voluto, avere tutti quei pixel ci permetterà di ritagliare l'immagine e di avere ancora abbastanza risoluzione.
Se si ha a disposizione abbastanza spazio in memoria, non c'è ragione di scattare a bassa risoluzione e rischiare di perdere l'opportunità di un grande risultato.

8. Treppiede
Mi è capitato una volta di sentire qualcuno che bisbigliava, "dev'essere un vero fotografo perché sta usando un treppiede". Naturalmente, usare o no un cavalletto non ha niente a che vedere col fatto di essere un vero fotografo, però per alcuni tipi di riprese questi supporti sono indispensabili. Il grande problema dei treppiedi professionali sta nel loro ingombro, sono pesanti e poco maneggevoli, qualche volta sono una vera sofferenza, anche se necessaria.
Esistono però delle alternative, come il monopiede, un'asta telescopica con l'attacco per fissare la camera, o quei piccoli treppiedi da appoggiare sul tavolo o sul tetto della nostra automobile. Ovviamente queste soluzioni non sono adatte per le camere più pesanti o in presenza di un teleobiettivo.
Forse non ci capiterà spesso di aver bisogno di un treppiede, ma quando serve davvero, niente può sostituirlo.

9. Autoscatto
Un'altra caratteristica sotto-utilizzata che ritroviamo in ogni fotocamera, l'autoscatto, risolve un problema antico quanto la fotografia stessa: l'assenza del fotografo. Il fatto di essere il creativo della famiglia non giustifica la nostra latitanza da ogni foto di gruppo. Certo, possiamo affidare a qualcun altro la fotocamera e metterci in posa, correndo però il rischio di vedere la preziosa macchinetta cadere a terra, o peggio, vedere l'altro svignarsela col bottino.
Invece, una volta fissata la camera sul treppiede o appoggiata su un tavolo, attiviamo il timer ed il gioco è fatto. Per i soggetti in pieno sole, ricordiamoci di utilizzare il flash per assicurare una esposizione più uniforme per tutto il gruppo. Cerchiamo anche di mettere a fuoco le persone e non lo sfondo, per non ritrovarci poi un'immagine con gli alberi di cui possiamo contare le foglie ed un gruppo di persone irriconoscibili.
L'autoscatto è indispensabile anche in altre occasioni, come le riprese notturne che richiedono lunghe esposizioni e quindi bisogna evitare di introdurre anche le minime vibrazioni prodotte premendo manualmente il bottone dell'otturatore.

10. Al rallentatore
Un corso d'acqua di montagna può rappresentare uno delle migliori scene da riprendere con priorità di diaframma, ottenendo un effetto simile ad un dipinto.
Con tempi di esposizione lunghi, è necessario usare un treppiede, l'autoscatto, priorità di diaframma f-8, f-11, o anche f-16 se possibile. Si usa la minor apertura possibile per avere una sufficiente profondità di campo e provocare così una apertura prolungata. Idealmente cercheremo di avere una esposizione di 1 secondo o più, per creare l'effetto voluto. Ciò significa che forse sarà meglio cercare ruscelli e cascate non in pieno sole.
Anche i questi casi si può usare un filtro polarizzato o una lente degli occhiali da sole per ridurre la luminosità e avere una esposizione ancora più lunga, eliminando i riflessi dall'immagine.

Conclusione
Le camere digitali, anche le meno costose, hanno grandissime potenzialità funzionali. Con un po' di ingegno e di creatività si possono creare immagini che faranno meravigliare tutti, e se qualcuno vi chiederà "ma che tipo di macchina hai?" siete autorizzati a rispondere che non è la macchina che fa le fotografie, ma il fotografo. Dopo tutto, il grande Henry Cartier-Bresson ha usato per tutta la sua vita una comune macchina meccanica da 35mm, senza alcun automatismo.